Il telefono squilla, è arrivato un sms: "qui in italia piove e fa freddo... due palle..."
"qui a lanzarote no. tre coglioni!"

"mi ricordo soprattutto di questi tre amici... era il momento loro, erano veramente sulla cresta dell'onda, erano i Re di un regno particolare, questo era il loro ambiente e questa era la loro storia (un mercoledì da leoni)"
L'aereo atterra nel buio della tarda serata.
Fuori piove e nessuno ha poi così voglia di scendere. Neanche quei tre. Hanno ancora voglia di ridere e scherzare. Stanno cercando in tutti i modi di esorcizzare questo momento. Pensano a quando i loro "pallidi" colleghi li vedranno domani tutti abbronzati. Qualcuno neanche tanto segretamente già pensa al prossimo giro. Quello che si sta chiudendo è un piccolo capitolo. Durato 4 mesi, vissuto dal vivo per tre settimane abbondanti. La loro estate senza fine era finalmente atterrata con quel volo.
ESTATE 2010, AGOSTO. L'idea del surf ormai aveva preso piede.
Se la prima volta fu Fuerteventura, ora si voleva cambiare isola. Chi a Lanzarote, cioè a Caleta de Famara, c'era già stato due anni prima diceva che la scuola era buona, tutto tranquillo, Andy l'istruttore un folle. Perchè allora non tornare là? E così sia.


Tutto pignolescamente organizzato come al solito, con un volo ad un orario mattutino ilegale partirono. Una giornata intera di viaggio fu il prezzo da pagare per una tariffa stra-mega-minchia-turbo-economica. Ma ormai c'erano dentro e non potevano tirarsi indietro. Non ne avevano la benchè minima intezione.


from Wikipedia: Il surf o surf da onda (in hawaiiano he'e nalu, "scivolare sulle onde") è uno sport acquatico che consiste nel "cavalcare" le onde utilizzando una tavola da surf (o surfboard). La tecnica consiste nel planare lungo la parete dell'onda, restando in piedi sulla tavola. È possibile eseguire una serie di manovre a seconda della velocità e della forma della parete.
Lo stile di surfing più classico e fluido è detto longboard, che si pratica con tavole molto lunghe e con la prua arrotondata, secondo uno stile che si perde nelle origini stesse di questo sport.


Le giornate correvano veloci, surf alla mattina, riposino al pomeriggio, cene e bagordi la sera. Memorabile fu quella volta che cucinarono pasta per tutti. Fu un tripudio di italianità, un casino come solo noi italiani sappiamo fare. Anche se fu Andy l'istruttore a regalare la 'ciliegina sulla torta'... anzi, l'anguria. Si presentò con un minuscolo spicchio di anguria e, tagliando in quadretti non più grossi di una caramella, ne distribuì a tutti, tra frizzi e lazzi. La birra, il vino ed il ronmiel fecenro in modo di aumentare il divertimento della serata...
Restavano da impegnare i weekend. E qui l'auto a noleggio ribattezzata LEM per l'occasione fece la sua parte, portando in giro per tutta l'isola, da Famara a PalyaBianca, fino ad arrivare sul pianeti inesplorati... che poi era il Parco di Timanfaya, ma a noi piace più ricordarlo come se fosse Marte....

"È fatta, una volta che sei un surfista, è fatta. Sei entrato nel giro. È come entrare a far parte di una banda o qualcosa del genere. Una volta dentro, non puoi più uscirne (Kelly Slater)"